Antro del Corchia 1997-2017. 20 anni di monitoraggio e ricerche
Anno di pubblicazione: 2021
A cura di: Francesco Mantelli - ARPAT, Dipartimento di Firenze , Leonardo Piccini - Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Firenze , Claudio Scala - Dipartimento di Economia Politica e Statistica, Università di Siena , Stefano Menichetti - ARPAT, SIRA , Licia Lotti - ARPAT, Dipartimento di Massa , Alessandro Montigiani - ARPAT, Dipartimento di Firenze , Francesco De Sio e Franco Occhini - Gruppo di monitoraggio Antro del Corchia
In collaborazione con: Marzia Masini, Paolo Spiniello, Stefania Tracchi, Paolo Bucci, Andrea D’Elia, Gabriele Pratesi, Federica Cimoli - ARPAT Dipartimento di Firenze
Pagine: 292
Prezzo: 0 €
Il volume raccoglie i risultati di circa venti anni di monitoraggio, controlli ambientali e ricerche nel settore del Complesso carsico del monte Corchia sulle Alpi Apuane, denominato Antro del Corchia, e al cui interno è stato allestito un percorso attrezzato che ne permette la fruizione turistica.
Il percorso turistico interessa appena 2 km del vasto complesso carsico formato da un sistema di gallerie interconnesse, stimabile in una lunghezza di oltre 70 km di percorsi esplorati e cartografati; il complesso carsico presenta attualmente un dislivello di 1185 metri fra l’ingresso più elevato e il punto più profondo. Si tratta di una fra le grotte più estese e importanti d’Europa.
Le attività scientifiche svolte all’interno dell’Antro del Corchia sono conseguenza di importati accordi e sinergie con il Parco regionale delle Alpi Apuane, i Comuni di Stazzema e Seravezza e la Federazione Speleologica Toscana.
L’inizio dell’attività di monitoraggio svolta dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (ARPAT) risale al 1996, a seguito della richiesta dei Comuni di Stazzema e Seravezza finalizzata allo studio e monitoraggio dell’Antro del Corchia, per la verifica della compatibilità dello stesso con il progetto di allestimento turistico.
A fianco del monitoraggio ambientale delle acque, dell’atmosfera ipogea e del radon, si sono sviluppati studi e ricerche sulle dinamiche del sistema idrogeologico del complesso carsico e altri studi che hanno visto collaborazioni dell’Università di Firenze, CNR e Università extraeuropee.
Per alcune matrici il monitoraggio è ancora in corso. ARPAT ha inoltre svolto il suo ruolo di controllo ambientale nel momento in cui si sono verificati fenomeni di inquinamento, conseguenti all’attività estrattiva del marmo sul monte Corchia. Numerose sono state le pubblicazioni derivate da questa lunga attività e reperibili su riviste specializzate.
È disponibile anche la versione sfogliabile della pubblicazione (sito Web esterno, si apre in una nuova finestra)